La formazione nelle Antiche Terapie Essene e lettura dell’aura è stata il mio primo grande passo di trasformazione consapevole. Mi sono subito sentita a “casa” nello sperimentare, tangibilmente, i corpi sottili e l’energia. E’ stato un viaggio di trasformazione alla ricerca di me stessa, consapevole che il mio grande desiderio era aiutare. Avevo trovato la mia dimensione, avevo trovato finalmente risposte a domande sospese nell’etere: cos’è la malattia? Perché viene? Cosa accade in un processo di guarigione profondo? Perché una persona ha un tipo di problema di salute e non un altro? Cosa occorre per avviare un processo di autoguarigione? Molte le domande che hanno trovato risposta, molte quelle che hanno trovato una via di accoglienza per essere comprese ad un livello più profondo, non mentale. Le terapie essene sono la base della mia formazione ed hanno permeato con la loro energia tutto il mio percorso.
Le cure essene sono un approccio terapeutico che utilizza il potere guaritore della luce e del suono, così come il massaggio di punti energetici, allo scopo di mantenere o ristabilire un equilibrio armonioso tra il corpo, l’anima e lo spirito. Esse agiscono ristabilendo la circolazione dell’energia che è stata perturbata dallo stress, dalla malattia, da forme pensiero negative e difficoltà della vita quotidiana.
Queste cure sono una forma molto antica di guarigione utilizzata parecchi millenni or sono in Egitto e successivamente dagli Esseni, che ne sono stati gli eredi. Le Terapie essene sono di nuovo disponibili, oggi, grazie ad Anne Givaudan che ne ha ritrovato la memoria attraverso gli annali dell’Akasha. Gli annali dell’Akasha sono comparabili, trasponendo i dati su un piano sottile, ad un enorme computer che immagazzina il passato del pianeta e di ciascuno dei suoi abitanti.
Per tutte le persone desiderose di prendere in mano tanto la salute della propria anima quanto quella del proprio corpo fisico, aprendosi al processo di guarigione generato dalle cure essene. Non c’è limite d’età per ricevere una cura, giovani e meno giovani possono trarne beneficio.
Da “L’incontro con Lui” di Anne e Daniel Meurois-Givaudan
Un essere che soffre non soffre per caso. Apprende tramite la prova che attraversa e cresce, perché ben spesso le prove sono regali che facciamo a noi stessi per andare più lontano in noi e al di là di noi. La sofferenza non è una fatalità. Un incidente o una malattia sono dei segnali per farci sentire che una parte di noi non è in accordo con un’altra. Sono degli appuntamenti imposti dalla nostra vita sopra-cosciente che diventeranno dei trampolini, quando li avremo compresi e risolti. Può succedere, beninteso, che una sofferenza troppo grande ci faccia chiudere in noi stessi e rallenti la nostra marcia. La nostra guarigione ci appartiene. Il terapeuta è solamente uno strumento attraverso cui l’energia passa, permette di prendere quota rispetto al nodo del problema. Fornisce sia i mattoni, sia il cemento che ci permetteranno di ricostruirci, ma mai potrà farlo al nostro posto, percorrendo la nostra strada, perché questo, noi siamo i soli a poterlo fare.
(da Antiche terapie essene e lettura dell’aura)
La malattia può prendere la sua sorgente nell’infanzia, nel momento presente o in un’altra vita. Può anche essere stata generata da un modo errato di comprendere un evento, da un sentimento devastante, da un vecchio senso di colpa, poco importa, non sbaglia mai la strada e andrà diritto all’organo o alla zona che gli corrisponde.
Impiegherà semplicemente alcuni secondi ad agire nel caso di un incidente, alcuni giorni se si tratta di un raffreddore o alcuni anni per un cancro. L’entità-malattia non calcola il suo tempo, questa nozione le è estranea, perché si nutre continuamente dei pensieri trattenuti che emettiamo quotidianamente. Le forme-pensiero che emettiamo sono tutte all’origine dei nostri mali attuali. Quando nelle cure si consiglia di tagliare i viveri o di smettere di alimentare un forma-pensiero, si tratta proprio di questo. È anche per questa ragione che è importante RISOLVERE i nostri vecchi contenziosi, i nostri nodi spesso dimenticati.
Il perdono verso noi stessi, il perdono verso l’altro è il fattore più potente di questo scioglimento. Illumina diversamente la vita, richiede della compassione per accettare e comprendere ciò che eravamo, ciò che l’altro era… in quel momento. Perdonare in superficie, intellettualmente, mentalmente, non può bastare a sradicare una forma-pensiero, perché non la si può ingannare. Se resta in fondo al vostro cuore una benché minima parte di risentimento, la pulizia non è fatta ed il risultato sarà sempre al di sotto delle vostre aspettative.
(da Antiche terapie essene e lettura dell’aura)
Le cure essene richiedono la cooperazione delle due parti: il terapeuta e il cliente. La grande arte del terapeuta esseno sta nel fatto “di aiutare la persona ad auto-guarirsi”. Questa è la Chiave di ogni Vera Guarigione.